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Si chiama Tartiniana ed è il nuovo spazio editoriale, pubblico e condiviso, dedicato a saggi e alle ricerche prodotti attraverso l’esperienza didattica del Conservatorio di Trieste: un riferimento preciso, digitale ma non per questo meno accessibile e fruibile, organizzato per ambiti di contenuto, facilmente consultabile online. L’inaugurazione ufficiale di Tartiniana è in programma oggi, 3 aprile, in occasione dell’evento pubblico organizzato alle 16.30 nell’aula magna del “Giuseppe Tartini” in via Ghega 12: al saluto del direttore Sandro Torlontano, farà seguito la presentazione del progetto a cura della referente Cristina Fedrigo, che interverrà sul tema Tartiniana: spazio di ricerca creativa.
Spiega Torlontano: «L’alta formazione musicale è un percorso in cui devono integrarsi diverse conoscenze, abilità e competenze professionali, ciascuna capace di esprimere produzioni fruibili a chi a vario titolo della musica si avvale, nella vita come nel lavoro. Il territorio musicale si è esteso e articolato negli anni, e le professioni legate alla musica si stanno ampliando e richiedono mezzi molteplici per essere condivisibili: per questo avviare uno spazio editoriale condiviso rientra oggi a pieno titolo nella “mission” di un Conservatorio musicale. Siamo lieti di poter avviare questo spazio che si implementerà rapidamente e sarà patrimonio diffuso di conoscenza, formazione, approfondimento».
Sono sei le aree in cui si dispiegherà l’azione editoriale del Conservatorio Tartini, le anticipa la responsabile di progetto Cristina Fedrigo: «Si tratta di Composizione e Teoria della musica, Didattica della musica, Direzione e musica d’insieme, Musica e nuove tecnologie, Storia della musica e musicologia, Strumenti musicali. La musica è cultura, ogni azione musicale è un’azione culturale e un’istituzione come il Conservatorio deve dotarsi di risorse idonee a una comunicazione sempre più estesa, fruibile e accessibile nei confronti della società: perché la musica abbia sempre meno confini ed ostacoli nell’esprimere i suoi contenuti più significativi, per un’umanità che sappia ascoltare, leggere, cercare, comunicare, ricordare, restituire …»
L’incontro odierno offrirà l’occasione per l’inaugurazione e presentazione del Fondo “Luigi Mauro”, che include i materiali e l’archivio del massimo esperto italiano della didattica Orff, affidati dagli eredi alla Biblioteca del Conservatorio di Trieste. Nel merito interverranno Roberta Schiavone, bibliotecaria del Tartini, su Non c’è passato che non sia presente: fondi librari e archivistici testimoni storici; Valentina Zanier a nome degli eredi di Luigi Mauro, sui Ricordi di un Maestro; Gaia Potok, ex studentessa del Tartini che ha lavorato al catalogo, su Leggere Luigi Mauro: l’esperienza degli studenti e il docente di pedagogia musicale Mario Piatti spiegherà perché con Luigi Mauro la parola si fa musica. Luigi Mauro, dopo la scoperta della pedagogia e didattica di Carl Orff e l’incontro a Salisburgo con il compositore e pedagogo bavarese, ha dedicato la sua vita all’insegnamento musicale secondo l’Orff-Schulwerk: quindi alla musicoterapia “attiva” di matrice orffiana e alla formazione degli insegnanti di musica nella scuola di base. I suoi eredi, nell’affidare alla Biblioteca del Conservatorio di musica “Giuseppe Tartini” i materiali prodotti e l’archivio Luigi Mauro, hanno scelto di condividere un’eredità che avrebbe rischiato di non partecipare al dibattito, attuale e sempre vivo, della pedagogia musicale. Info e dettagli: Conservatorio Tartini conts.it
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Iryna Bobyreva al Sartorio
Terza tappa per la rassegna che celebra le armonie vibranti degli strumenti a corda: e i riflettori questa volta illumineranno il violoncello, con il concerto in programma domenica 6 aprile al Museo Sartorio di Trieste, alle 17. Protagonista di Corde in Armonia 2025 sarà, infatti, la violoncellista ucraina Iryna Bobyreva, che a soli cinque anni ha iniziato lo studio del suo strumento, avviando un percorso che l’ha portata a distinguersi nel panorama musicale internazionale. Nel 2022, proprio nei mesi in cui si accendeva nel suo Paese la guerra che tuttora perdura, Iryna Bobyreva vinceva la prestigiosa borsa di studio Erasmus che le ha permesso di proseguire la sua formazione in Italia al Conservatorio Tartini di Trieste e di perfezionarsi con importanti Maestri. Oggi Iryna Bobyreva è primo violoncello nell’Orchestra Sinfonica e nell’Orchestra d’Archi del Conservatorio Tartini, ha collaborato con l’Orchestra da Camera Busoni, l’Orchestra Erasmus, l’Orchestra Ceman, l’Orchestra da Camera Fvg, l’Orchestra del Piccola Opera Festival. Il suo concerto triestino si aprirà su pagine di Johann Sebastian Bach, con la Suite in do maggiore n.3 BWV 1009, parte di un “concept” sperimentale del geniale compositore tedesco dedicato agli strumenti ad arco: in questo caso, in anticipo sui tempi, Bach ha scritto per il violoncello quale solista autonomo, e la terza Suite si apre con un grandioso Preludio dall’inarrestabile slancio improvvisativo, una pagina di evidente impulso virtuosistico. Completano il concerto il Capriccio n.9 di Carlo Alfredo Piatti, dai Capricci op.25, e la Suite di Gaspar Cassadó. Corde in Armonia è un progetto ideato e promosso da Chamber Music Trieste, per la direzione artistica di Fedra Florit. I concerti sono introdotti dagli stessi musicisti, che approfondiranno il repertorio selezionato. Sostengono la rassegna la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, il Comune di Trieste e il Ministero della Cultura. Biglietti presso Ticket Point Trieste, info sul sito acmtrioditrieste.it
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In programma domani 4 aprile, in Sala Tartini, uno speciale incontro pubblico a ingresso libero dedicato al potenziale terapeutico e inclusivo della musica, promosso dalla Biblioteca Beethoveniana, l’Associazione Aulòs, l’Associazione de Banfield e il Conservatorio “Giuseppe Tartini”. Inserito nel progetto “Beethoven – Energia d’Europa”, che era stato ideato dalla Biblioteca Beethoveniana in occasione del 200° anniversario della Nona Sinfonia, la conferenza-concerto sarà introdotta dal direttore Torlontano, con gli interventi dei referenti delle tre realtà promotrici. In particolare, Ludovico Carrino, della Biblioteca Beethoveniana di Muggia – è il più grande museo privato a livello europeo dedicato a Ludwig van Beethoven, fondato e gestito dalla famiglia Carrino -, guiderà un percorso nelle espressioni artistiche ispirate a Beethoven, evidenziando il profondo legame tra musica, arte e benessere. L’associazione di promozione sociale Aulòs, che si occupa di musicoterapia preventiva, riabilitativa e terapeutica per il miglioramento delle condizioni e della qualità della vita sarà rappresentata da Chiara Maria Bieker che offrirà approfondite riflessioni sul valore dell’estetica in musicoterapia. Infine, per l’associazione de Banfield, la responsabile della struttura pensata per i caregiver CasaViola, Antonella Deponte, racconterà le positive esperienze aggregative realizzate con persone fragili e familiari. La conferenza-concerto sarà suggellata dall’intervento del pianista del Conservatorio Tartini, Martin Rizov, che proporrà la sonata op. 109 di Beethoven celebrando così l’incredibile potenziale della musica nel migliorare la qualità della vita.
La Biblioteca Beethoveniana di Muggia, fondata e gestita dalla famiglia Carrino è stata definita senza eguali al mondo dalla Beethoven-Haus di Bonn, il principale centro mondiale sul compositore: con 11.500 pezzi tra opere artistiche, musicali e letterarie, rappresenta un patrimonio culturale inestimabile per la nostra regione e l’Europa. Nel corso degli anni, la Beethoveniana ha sviluppato numerose attività, collaborando con associazioni, enti locali e istituzioni internazionali e dando sempre grande spazio alle attività di inclusione sociale. In particolare, con l’Associazione de Banfield ha promosso laboratori e attività di musicoterapia per anziani fragili e caregiver e ha promosso laboratori con anziani fragili presso la Dementia Friendly Community di Muggia. Con l’associazione Aulòs ha collaborato per progetti di musicoterapia rivolti a persone con demenza, utilizzando la musica come strumento terapeutico. Ha inoltre instaurato una solida collaborazione con il Conservatorio “G. Tartini” di Trieste.